Jean Marais: Simon Templar, il Santo
Raffaella Carrà: Anita Pavone
Jess Hahn: Ignazio[1]
Jean Yanne: Mueller-Strasse
Danièle Evenou: Sofia Chartier
Henri Virlojeux: Oscar Chartier
Darío Moreno: Slimane
Tiberio Murgia: Tonio Catoni
Claudio Gora: Joe Colosimo
Nerio Bernardi: Cesare Pavone
Ettore Bevilacqua: Gringo
Carlo Pisacane: Agatino Camaleonte
Hélène Dieudonné: Herminie
Daniel Crohem: colonnello Wade
Reinhardt Kolldehoff: Schmutz
Sylvain: Hans
Roger Carel: il professore
Jack Lenoir: uomo di Slimane
Siegfried Rauch: Johnny K.W. Mest
Jacques Marbeuf: l'agente americano
Maria Broverhoff: Monica
Katia Christina: Mary
Henri Guégan: uomo tedesco
Sceneggiatura:
Christian-Jaque, Jean Ferry e Marcel Julian
Genere:
Azione/ Avventura
Trama:
Oscar, abile truffatore e malvivente, prima di ritirarsi dalle sue attività illecite, decide di portare a segno un colpo milionario che possa garantire sia a lui sia a sua figlia Sophie un avvenire ricco e senza alcun problema economico. Ricevuti in custodia da un tale Slim alcuni documenti scottanti, Oscar decide di venderli contemporaneamente sia alle spie tedesche sia alle spie americane. Ricevuto un lauto compenso da entrambe le fazioni, Oscar e Sophie si danno alla fuga. Pedinati dagli uomini di Slim, i due chiedono l'intervento di Simon Templar, ladro e gentiluomo, soprannominato "Il Santo". Simon oltre ad occuparsi dell'incolumità di Sophie (che ben presto si innamorerà di lui) riesce a sgominare Slim ed i suoi aguzzini nonché i servizi segreti tedeschi ed americani, coalizzatisi nel tentativo di recuperare il loro denaro. Dopo aver prevaricato i suoi avversari Simon garantirà ad Oscar, e soprattutto alla giovane Sophie, un futuro tranquillo.