Frank Sinatra: colonnello Joseph Ryan
Trevor Howard: maggiore Eric Fincham
Raffaella Carrà: Gabriella
Brad Dexter: sergente Bostick
Sergio Fantoni: capitano Oriani
John Leyton: tenente Orde
Edward Mulhare: capitano Costanzo
Wolfgang Preiss: maggiore Von Klemment
James Brolin: soldato Ames
John van Dreelen: colonnello Gortz
Adolfo Celi: maggiore Battaglia
Vito Scotti: Vincenzo, macchinista del treno
Richard Bakalyan: caporal maggiore Giannini
Michael Goodliffe: capitano Stein
Michael St. Clair: sergente Dunbar
Ivan Triesault: generale Von Kleist
Paul Müller: hauptmann Josef Sonneberg
William Berger: ufficiale della Gestapo
Arthur Brauss: tenente Gertel
Sceneggiatura:
Wendell Mayes, Joseph Landon
Genere:
Drammatico / guerra
Trama:
Joseph L. Ryan è un colonnello dell'aviazione statunitense il cui aereo è stato abbattuto nell'agosto 1943 durante una missione in volo sull'Italia; catturato dai soldati italiani, viene internato in un campo di concentramento nel sud Italia dove sono detenuti oltre 400 tra britannici e statunitensi. Il campo è in pessime condizioni, sia a causa dell'integerrimo e severissimo comandante italiano appartenente alle Camicie nere, il maggiore Battaglia, sia per via dell'ostruzionismo del maggiore britannico internato Eric Fincham. A causa della sua presunta collaborazione con gli italiani del campo di prigionia, Ryan viene soprannominato dispregiativamente dagli altri prigionieri "Von" Ryan. Dopo l'armistizio dell'8 settembre finisce nelle mani dei nazisti che lo caricano su di un treno per deportarlo in Germania insieme con gli altri prigionieri. Ryan, però, organizza un piano di fuga, sequestrando il treno, sopraffacendo la scorta e riuscendo a farlo deviare dal suo percorso originario.
Il capitano Costanzo, un cappellano alleato parlante tedesco, si traveste da maggiore tedesco e con falsi documenti fa credere che il treno trasporti opere d'arte dirette in Germania e destinate a Hermann Göring; il treno riesce così a passare indenne un posto di controllo, nonostante i sospetti della Gestapo. Il comandante tedesco della scorta, prigioniero nel suo vagone, e la sua amante italiana Gabriella tentano la fuga durante una sosta a uno scambio, ma vengono entrambi uccisi. Durante un bombardamento alleato il treno viene colpito dalle fiamme sprigionatesi dall'incendio di cisterne di carburante. A quel punto, Vincenzo il macchinista italiano riferisce che esiste una linea in disuso che porta in Svizzera, deviando poco prima dell'ingresso nella stazione di Milano dove il treno è atteso dai tedeschi che nel frattempo, avvisati da un capostazione italiano, sono in caccia dei fuggitivi. Un gruppo d'assalto si impadronisce di una stazione di commutazione del sistema di scambi, che reinvia il segnale alla centrale movimento di Milano, privando momentaneamente i tedeschi della posizione del treno; dopo una verifica però i tedeschi organizzano un treno carico di truppe e lo inviano all'inseguimento, e inviano una sezione di aerei da caccia ad attaccare il treno prima che sconfini e questi riescono a danneggiare momentaneamente la linea ferroviaria. I fuggitivi tuttavia non si lasciano prendere dal panico e incominciano a sostituire il binario danneggiato, togliendolo al tratto già superato costringendo il treno tedesco all'inseguimento a fermarsi. Durante il conflitto a fuoco tra i tedeschi e i prigionieri, questi ultimi infliggono loro forti perdite e li rallentano, permettendo di completare le riparazioni e di ripartire, ma Ryan verrà ucciso dal colonnello Gortz mentre cerca di salire sul treno che si è rimesso in movimento.