Regia:
Amerigo AntonLuogo:
Italia, 1962Cast:
Cameron Mitchell: Gaio Giulio Cesare Rik Battaglia: Vercingetorige Dominique Willms: regina Astrid Ivica Pajer: Claudio Valerio Raffaella Carrà: Publia Nerio Bernardi: Marco Tullio Cicerone Bruno Tocci: Marco Antonio Lucia Randi: Clelia Cesare Fantoni: Gaio Oppio Carlo Tamberlani: Pompeo Carla Calò: Calpurnia Giulio Donnini: Eporedorige, capo degli Edui Piero Palermini: Quinto Sabino Aldo Pini: Quinto Tullio Cicerone Fedele Gentile: Publio Crasso Enzo Petracca: Tito Azio Alberto ManettiSceneggiatura:
Arpad De Riso e Nino ScolaroGenere:
Storico / drammaticoTrama:
Anno 702 dalla fondazione di Roma. La Gallia si solleva violentemente al dominio di Roma sotto la guida del giovane condottiero Vercingetorige, mentre nell'Urbe gli irriducibili avversari di Cesare manifestano per bocca di Cicerone la loro opposizione. Cesare acquartierato a Ravenna non tarda a fronteggiare il duplice pericolo. Imposto alla figlia adottiva Publia il matrimonio con Quinto Cicerone, fratello dell'oratore, al fine di eliminarne la pericolosa ostilità, fa diffondere ad arte voci false e all'insaputa di tutti, si avvia nottetempo verso la Gallia. Superate felicemente varie vicissitudini affronta e sconfigge i galli occupando la città di Avarico, dirottando poi in direzione di Gergovia, dove è attaccato di sorpresa da preponderanti forze galliche e subisce una grave sconfitta. Allora Cesare prosegue con le sue superstite forze verso Alesia, intenzionato a sferrare un colpo decisivo alla tracotanza di Vercingetorige e quivi la legione di Marco Labieno giunge in tempo a trasformare in una strepitosa vittoria la pericolante battaglia. Vercingetorige vinto e soggiogato si arrende personalmente a Cesare.